Abusi edilizi: istituita la Banca dati nazionale

Abusi edilizi: istituita la Banca dati nazionale

'Abusi edilizi: istituita la Banca dati nazionale'
Abusi edilizi: istituita la Banca dati nazionale

Sulla Gazzetta ufficiale n. 60 del 12 marzo 2022 è stato pubblicato il Decreto del Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili 8 febbraio 2022, recante “Istituzione della Banca dati nazionale sull’abusivismo edilizio” (BDNAE) – ai sensi dell’articolo 1, comma 27, della legge 27 dicembre 2017, n. 205 in cui saranno raccolte e rese disponibili le informazioni sugli immobili e le opere realizzate in violazione di legge.

Nella prima fase la banca dati sarà alimentata con le informazioni sugli immobili e le opere abusive oggetto delle segnalazioni effettuate dai Comuni. Successivamente avverranno delle estensioni che vedranno la partecipazione dei Ministeri dell’Interno, della Giustizia, della Transizione ecologica, della Cultura, dell’Economia e delle Finanze, dell’Agenzia delle Entrate, delle Regioni e dei Comuni.

Il modus operandi verrà definito mediante tavoli congiunti ed apposite convenzioni nei prossimi mesi, difatti, la completa attuazione del decreto è demandata ad un successivo provvedimento amministrativo che consentirà di:

  • definire in modo strutturato l’insieme dei dati che dovrà comporre il sistema informativo, in accordo con le finalità descritte all’art. 2 del decreto stesso ed al contenuto informativo minimo per le segnalazioni ai sensi dell’art. 31, comma 7, del decreto del Presidente della Repubblica n. 380 del 2001;
  • definire gli organi competenti per ciascun territorio, esplicitandone i relativi ambiti di competenza;
  • definire le modalità di accreditamento ed i criteri di abilitazione relativi ai singoli utenti afferenti a ciascun organo competente;
  • definire l’insieme di dati minimo e la relativa struttura per:la trasmissione di una segnalazione relativa ad un illecito accertato e/o provvedimento emesso; la trasmissione di un’operazione di censimento di ciascun manufatto abusivo da parte di ciascun organo competente;
  • definire i criteri di validazione delle informazioni trasmesse dagli organi competenti;
  • definire i criteri e le modalità di aggiornamento delle informazioni fornite da ciascun organo competente per ciascun elemento trasmesso;
  • definire con quali modalità dovrà essere dato riscontro a ciascun organo competente a seguito della ricezione e dell’avvenuta validazione di una trasmissione;
  • definire gli indicatori da produrre in base ai dati, che costituiranno la base dati alimentata dagli organi competenti;
  • definire i criteri di visibilità e l’insieme dei dati da esporre per la consultazione da parte delle amministrazioni pubbliche competenti in materia di abusivismo edilizio;
  • stabilire le eventuali necessità di integrazione con le banche dati nazionali.
  • Nella banca dati saranno censiti i manufatti abusivi presenti sul territorio nazionale e le relative informazioni potranno essere consultate dalle amministrazioni pubbliche competenti in materia di abusivismo edilizio. Il sistema consentirà di agevolare la programmazione e il monitoraggio degli interventi di demolizione delle opere abusive da parte dei Comuni. La BDNAE sarà alimentata direttamente dagli enti coinvolti nel progetto purché competenti in materia di abusivismo edilizio, (ex art. 1, comma 27, della legge n. 205 del 2017) i quali potranno condividere e/o trasmettere esclusivamente tramite il sistema informatico le informazioni relative agli illeciti accertati e ai provvedimenti emessi.

La raccolta condivisa consentirà, afferma dal Mims il ministro Giovannini :“di mettere a sistema le informazioni sulle opere abusive nel Paese e rafforzare le azioni di contrasto contro un fenomeno illegale che ha arrecato gravi danni alla vivibilità delle città e all’ambiente” e continua precisando che “l’iniziativa richiede un’azione congiunta di diversi ministeri e la collaborazione di Regioni e di enti locali. Abbiamo così avviato un percorso virtuoso per proteggere e tutelare meglio i territori”.