Approvata la Legge di conversione del D.D.L. n. 123/2019: Decreto

Approvata la Legge di conversione del D.D.L. n. 123/2019: Decreto Sisma.

'Approvata la Legge di conversione del D.D.L. n. 123/2019: Decreto Sisma.'
Approvata la Legge di conversione del D.D.L. n. 123/2019: Decreto Sisma.

Con 160 voti favorevoli, 119 contrari e nessun'astensione, l'Assemblea del Senato ha rinnovato la fiducia al Governo approvando, in via definitiva, il D.D.l. n. 1631 di conversione, con modificazioni, del Decreto-Legge 24 ottobre 2019, n. 123 recante:"Disposizioni urgenti per l'accelerazione e il completamento delle ricostruzioni in corso nei territori colpiti da eventi sismici".

Il testo prevede lo slittamento al 31 dicembre 2020 per il ripristino degli immobili pubblici da destinare alle popolazioni dei territori interessati dagli eventi sismici verificatisi in Italia centrale dal 24 agosto 2016. Per quanto concerne gli interventi di immediata esecuzione (art. 8 del D.L. 189/2016), il Commissario potrà posticipare al 31 marzo 2020 la presentazione della documentazione necessaria per l’ottenimento dei contributi per i lavori eseguiti. Inoltre, le Regioni potranno adottare uno o più programmi straordinari di ricostruzione nei territori dei Comuni colpiti dal terremoto.

Vengono confermate le norme per la semplificazione e accelerazione della ricostruzione privata che prevedono il coinvolgimento dei professionisti. In particolare, dopo la definizione di un provvedimento che individui i limiti di importo per interventi di ripristino e ricostruzione degli immobili privati, gli Uffici speciali per la ricostruzione, sempre previa verifica della legittimazione del soggetto richiedente al momento della presentazione della domanda di contributo, adottano il provvedimento di concessione del contributo sulla base del progetto e della documentazione allegata alla domanda di contributo presentata dal professionista, che ne certifica la completezza e la regolarità amministrativa e tecnica, compresa la conformità edilizia e urbanistica, nonché sulla base dell’importo del contributo concedibile determinato dallo stesso professionista nei limiti del costo ammissibile. Se gli interventi necessitano dell’acquisizione di pareri ambientali, paesaggistici, di tutela dei beni culturali il professionista, nella domanda di contributo, chiede la convocazione della Conferenza regionale, convocata dall’Ufficio Speciale per la ricostruzione, oltre che in esito alla predetta richiesta, anche al fine di acquisire, nel caso della mancata richiesta di convocazione di detta Conferenza da parte del professionista ai sensi del precedente periodo, i pareri ambientali e paesaggistici, ove occorrano per gli interventi riguardanti aree o beni tutelati ai sensi del codice dei beni culturali e del paesaggio o i pareri degli enti competenti al fine del rilascio del permesso di costruire o del titolo unico.

Il decreto estende da tre a sei anni la durata dell’intervento del Fondo di garanzia in favore delle micro, piccole e medie imprese. Altro capitolo, l’allargamento ai Comuni del cratere della misura a favore dei giovani imprenditori nel Mezzogiorno “Resto al Sud”. In questo caso, ne possono beneficiare le realtà locali che presentano una percentuale superiore al 50% di edifici dichiarati inagibili con esito “E”. Altra importante novità: per quanto concerne l’esecuzione dei lavori per danni lievi, possono essere ammesse varianti fino al 30% del contributo concesso.

Nasce un nuovo piano di ricostruzione, redatto dalla Regione Campania, per la riparazione e la ricostruzione degli immobili danneggiati dal sisma di Ischia del 21 agosto 2017, nonché la riqualificazione ambientale e urbanistica dei territori colpiti.

Il decreto proroga al 2021 la sospensione degli oneri relativi al pagamento delle rate dei mutui, da corrispondere nel 2020, concessi dalla Cassa depositi e prestiti Spa e trasferiti al Ministero dell’Economia e delle finanze agli enti locali colpiti dal sisma del 20 e 29 maggio 2012 in Emilia. Prorogata anche l’esenzione IMU fino alla definitiva ricostruzione e agibilità dei fabbricati interessati e comunque non oltre il 31 dicembre 2020. La sospensione dei mutui dei privati su immobili inagibili slitta al 31 dicembre 2020. La decisione coinvolge anche i soggetti residenti nei comuni interessati dagli eventi alluvionali del 17 e 19 gennaio 2014, dagli eccezionali eventi atmosferici del 30 gennaio e del 18 febbraio 2014.