Cobe : Karen Blixens Plads

Cobe : Karen Blixens Plads

'Cobe : Karen Blixens Plads '
Cobe : Karen Blixens Plads

Lo scorso 22 Agosto è stato inaugurato il nuovo parcheggio bici dell’ Università di Copenhagen, un’area di 20.000 mq in cui trovano posto più di 2.000 stalli per le biciclette. La particolarità del progetto del parcheggio per bici dell’Università di Copenhagen è che, in realtà, il parcheggio è stato pensato e costruito come una piazza, denominata Karen Blixen Plads, ovvero un luogo che possa ospitare e accogliere i 16.000 studenti del campus universitario. Il progetto è opera di COBE Architechts, uno studio di architettura danese che in passato si è occupato di riqualificare la Norreport Station di Copenhagen, uno dei principali luoghi di interscambio della capitale danese dove ha realizzato uno dei parcheggi bici più iconici della città.

La filosofia dei progetti realizzati da COBE è chiara e può essere rintracciata in ciascuno dei progetti realizzati, ossia esortare le persone a vivere la città come un ampio soggiorno in cui i confini tra privato e pubblico diventino fluidi. Approccio vincente se si pensa, infatti, che ciascuno nella propria casa vorrebbe avere il massimo del comfort e di libertà, senza dimenticare la creatività dei gesti e un senso di benessere diffuso tale per cui varcare la soglia della propria casa equivarrebbe a “sentirsi a proprio agio”. «La nostra città è la nostra casa, ed è esattamente su questo che si basa oggi il successo di Copenaghen. Più apprezziamo la città come architetti, ma soprattutto come residenti di Copenaghen, meglio ne tratteremo. Migliore è il progetto della nostra città, più persone ci vivranno bene e ne saranno orgogliose. Non si tratta di bellezza, eleganza o ricchezza, ma di qualità della vita e democrazia urbana», spiega Stubbergaard. COBE con la sua architettura cerca di promuovere: la valorizzazione delle infrastrutture per la configurazione di spazi pubblici gratificanti; la risorsa derivante dalle trasformazioni e riconversioni dell’esistente; la promozione di una città a misura di bambino, e dell’architettura come strumento di democrazia; la messa a punto di strategie per trasformare le vecchie città industriali in città vivibili.

La nuova piazza nasce prima di tutto per creare un nuovo elemento di connessione tra i tre ingressi dell’università, posizionati su tre lati della parte nord della sua vasta superficie. Secondariamente, crea nuovi punti di aggregazione e socialità all’aperto per gli studenti e il personale, mettendoli a disposizione anche dell’attività didattica. Caratteristica unica del progetto e il gioco di forma della piastra centrale che ospita il parcheggio e la piazza: un igloo centrale che nella parte superiore funge da auditorium a cielo aperto e luogo di incontro, mentre nella parte inferiore da parcheggio bici coperto. Il tutto accompagnato una progettazione dello spazio pubblico e dello spazio verde che riprende le forme circolari dell’igloo e crea delle micro oasi di verde per gli studenti. Concentrato nella parte nord della piazza,il parcheggio, imposta tre diverse tipologie di aree di sosta. Due sono all’aperto, una a filo con la pavimentazione e l’altra leggermente incassata nel terreno, mentre la terza è coperta e nascosta. Questa parte di deposito è chiusa da tre grandi cupole in cemento armato che in superficie sembrano ricreare le ondulazioni di un paesaggio naturale. Dal punto di vista costruttivo, le cupole sono strutture a guscio le cui grandi aperture, che hanno richiesto particolare attenzione progettuale e realizzativa, consentono l’accesso e l’uscita.

Le finiture scelte sono di materiali durevoli dai colori neutri, che si ispirano ai toni degli edifici circostanti, e dalle minime richieste manutentive. Anche gli arredi sono semplici e funzionali, mentre l’impianto di illuminazione di notte ricrea un nuovo paesaggio urbano grazie all’illuminazione del suo interno.