Decreto Maggio : Super Ecobonus al 110 per cento

Decreto Maggio : Super Ecobonus al 110 per cento

'Decreto Maggio : Super Ecobonus al 110 per cento'
Decreto Maggio : Super Ecobonus al 110 per cento

Si tratta di un incentivo senza precedenti per l’edilizia privata. Il governo l’ha predisposto per inserirlo nel “Decreto Maggio”: un credito di imposta al 110% dell’investimento sostenuto dai proprietari di casa per interventi di risparmio energetico, di realizzazione di pannelli fotovoltaici o di adeguamento antisismico.

Diciotto mesi per rendere le nostre case più green e più sicure senza spendere nulla. Sulla carta, quella offerta dal decreto rilancio con il super ecobonus, che prevede un vantaggio fiscale del 110% sotto forma di detrazioni Irpef spalmate in cinque anni, è un’occasione da non perdere, al punto che secondo una stima non ufficiale potrebbe muovere già entro fine anno investimenti per 7 miliardi di euro. É opportuno conoscere le regole stringenti da rispettare per poterne usufruire e che comunque il bonus non è per tutti gli immobili né per tutti i contribuenti. I diciotto mesi cui ci riferiamo sono quelli che intercorrono tra il 1° luglio prossimo, data di entrata in vigore del decreto Rilancio a quel punto per forza di cose approvato, al 31 dicembre 2021.

Le opere devono riguardare condomini o unità immobiliari indipendenti, non in costruzione, che siano prima casa e potranno usufruire del bonus le persone fisiche al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arti e professioni: fanno eccezione gli interventi compiuti dagli Iacp o da imprese e cooperative che hanno finalità sociale. L’esclusione delle persone giuridiche o di chi comunque possiede uno studio, un negozio, un laboratorio pone un problema di non poco conto: che cosa succede quando l’unità immobiliare è in un condominio? Ai fini del bonus ristrutturazione, anch’esso riservato alle persone fisiche, gli interventi sulle parti comuni condominiali danno diritto allo sconto fiscale anche a chi possiede immobili strumentali, l’Agenzia delle Entrate chiarirà se questa interpretazione si applica anche alle nuove disposizioni. Per l’ecobonus ora in vigore il problema non si pone proprio perché si applica a tutti gli immobili e a tutti contribuenti. Per ottenere il bonus è necessario che i lavori apportino un miglioramento di almeno due classi energetiche o che in alternativa il miglioramento sia il massimo tecnicamente raggiungibile.

Ci sarà anche un credito di imposta al 90% per le polizze anticalamità collegate agli interventi di adeguamento antisismico. Nel tentativo di far partire il Sismabonus per ora rimasto un po’ in sordina si sta cercando di realizzare una norma che consenta una detrazione non più del 19% ma del 90% per la spesa sostenuta per acquistare una polizza anticalamità sulla casa, se contemporaneamente si sarà fatto un intervento antisismico per il quale il credito di imposta del 110% sarà ceduto alla compagnia assicurativa.

Le fatture andranno pagate con bonifico parlante, con l’indicazione del soggetto percipiente e del committente. Per i lavori di efficientamento energetico bisognerà inviare la documentazione tecnica che certifichi la rispondenza delle opere alle specifiche normative. I tecnici abilitati dovranno asseverare, con responsabilità penale, anche che i lavori sono stati pagati a un prezzo congruo con verifica dell‘Agenzia delle Entrate. Questo passaggio è obbligatorio anche per il sismabonus. E‘ prevista la possibilità di cedere il credito o all’impresa che effettua i lavori o fornisce le apparecchiature o anche alle banche.