Genova: il ponte torna ad unire la città, cerimonia di varo

Genova: il ponte torna ad unire la città, cerimonia di varo dell'ultimo impalcato.

'Genova: il ponte torna ad unire la città, cerimonia di varo dell'ultimo impalcato.'
Genova: il ponte torna ad unire la città, cerimonia di varo dell'ultimo impalcato.

Sono passati poco più di 20 mesi dal crollo del viadotto Morandi e Genova ha un nuovo ponte, lungo 1.067 metri, tuttavia per percorrerlo bisognerà attendere luglio. L'arrivo nel capoluogo ligure del Premier Giuseppe Conte e del ministro della Infrastrutture Paola Demicheli ha segnato l'avvio della cerimonia di varo dell'ultimo impalcato (quello tra le pile 11 e 12), dei 19 che compongono l'infrastruttura disegnata dall'architetto Renzo Piano e realizzata da PerGenova, la società formata da Fincantieri Infrastructure e Salini Impregilo. Una cerimonia che si è conclusa alle 12 con il passo finale del montaggio: la campata, già in quota e in posizione, è stata innalzata degli ultimi metri e appoggiata sulle pile. Un momento sottolineato dal suono della sirena del cantiere, che è stato immediatamente rilanciato, in tutta la città, per due minuti, dalle sirene delle navi nel porto di Genova e dal suono delle campane, che ha fatto da contrappunto. Un gesto simbolico, anche in ricordo delle 43 vittime causate, il 14 agosto 2018, dal crollo del ponte Morandi.

La salita in quota dell'ultima campata, che misura 44 metri, e sulla quale ha sventolato la bandiera di Genova è proseguita molto lentamente, a circa 5 metri l'ora. La struttura, come è accaduto anche per altre parti dell'impalcato, è stata alzata con l'utilizzo degli strand jack, i grandi martinetti idraulici, utilizzati peraltro per il rimettere in posizione il relitto della Costa Concordia.

Mentre si pianifica il completamento della nuova attività in quota, Salini Impregilo sta organizzando le complesse operazioni per la preparazione della soletta del ponte: 8.000 metri cubi di calcestruzzo che saranno lavorati in contemporanea, dalle estremità del viadotto verso il suo centro, a getto continuo 24 ore su 24 in circa 7-8 giorni, più che dimezzando i normali tempi di realizzazione.

Sulla soletta completa e finita si procederà quindi con l’allestimento finale della piattaforma stradale e di tutte le opere a corredo dell’infrastruttura e della sicurezza del suo esercizio. Con un accurato project planning ridefinito al massimo dettaglio, il concetto di “fast-track” sarà spinto al massimo livello prevedendo il coordinamento e la contemporaneità di molteplici attività come realizzazione di asfalti, posa dei sicurvia, segnaletica stradale, e pannelli di vetro di bordo ponte, oltre che completamento degli impianti di illuminazione stradale e scenografica, in buona parte alimentati dalla energia solare catturata dal sistema di pannelli fotovoltaici allestiti sul bordo ponte.

Il ponte è lungo 1.067 metri, ha 19 campate che si trovano a 40 metri di altezza e sono sorrette da 18 piloni. Il viadotto è stato costruito da Salini Impregilo e da Fincantieri in tempi considerati record, almeno per l’Italia, visto che la demolizione degli ultimi tronconi del ponte Morandi rimasti in piedi era avvenuta lo scorso 28 giugno, quando era iniziata la costruzione del nuovo cavalcavia.