Green New Deal: quali opportunità per il settore italiano delle

Green New Deal: quali opportunità per il settore italiano delle costruzioni

'Green New Deal: quali opportunità per il settore italiano delle costruzioni '
Green New Deal: quali opportunità per il settore italiano delle costruzioni

Dal 2020 finanziamenti per i progetti di lotta al cambiamento climatico e mitigazione dei rischi

È stato approvato lo scorso 14 gennaio il Green New Deal, pacchetto finanziario lanciato dalla presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen. Il progetto per gli investimenti sostenibili proposto dalla Commissione lo scorso dicembre, dovrebbe fare dell’Europa un continente “verde” entro il 2050. L’obiettivo è quello di dimezzare l’impatto inquinante europeo in dieci anni e azzerare le emissioni nette di CO2 in trenta. Per far ciò la Commissione guidata da Ursula von der Leyen proporrà una legge europea sul clima in modo tale da stimolare gli investimenti e fare in modo che il piano non resti un mero impegno politico.

La transazione verde interesserà diversi settori: la decarbonizzazione del settore energetico, la ristrutturazione degli edifici, la trasformazione dell’industria verso un processo di economia verde e la riduzione di emissioni derivanti dai trasporti. Anche l'Italia, prepara un 2020 "verde" di riforme e investimenti. Già la Legge di Bilancio 2020, prevede l'istituzione di un fondo verde, per finanziare gli investimenti sostenibili. Inoltre ai Comuni saranno destinate risorse da spendere, a esempio, per l’efficientamento energetico degli edifici e dell’illuminazione pubblica, una mobilità non inquinante, l’adeguamento e la messa in sicurezza di scuole ed edifici pubblici. La ministra della funzione pubblica, Fabiana Dadone, a tal proposito ha incontrato i ministri dell’Ambiente e dello Sviluppo economico per definire la strategia che porterà, nei prossimi mesi, a norme più semplici. "Energia, Sportello unico per le attività produttive, bonifiche, rifiuti e altri temi di grande rilievo: green new deal e sostenibilità hanno nelle semplificazioni normative e procedurali una precondizione essenziale" ha scritto la ministra in un post su Facebook.

Il presidente dell’Ance (Associazione Nazionale dei Costruttori Edili) Gabriele Buia ha anch’egli ribadito l'importanza del piano verde nel panorama italiano: "Nell'ultima legge di Bilancio il Governo ha dato un indirizzo ben preciso, ma abbiamo bisogno di misure attinenti al mondo delle costruzioni, a esempio, quelle sulla rigenerazione urbana, senza le quali non sarà mai possibile centrare l’obiettivo del Green Deal. Servono norme che ci permettano di intervenire sul tessuto edificato esistente perché solo così si possono ottemperare le condizioni richieste sia dall’Onu che dall’Europa. Su questo stiamo preparando un pacchetto di proposte per il legislatore che prevede una fase normativa e un grande supporto fiscale. Inoltre deve esserci più sensibilizzazione, una cultura dell’innovazione e del cambiamento". Il Green New Deal rappresenta infatti una grande opportunità per la filiera delle costruzioni che rappresenta il 20 per cento del PIL, a patto che il legislatore fornisca i supporti senza i quali non è possibile essere operativi.

Il piano verde europeo e italiano rappresentano una sfida anche per il mondo della progettazione. Il vicepresidente nazionale di Legambiente Edoardo Zanchini spiega quali potrebbero essere le opportunità le azioni per rendere sempre più sostenibili le città, gli edifici e la mobilità. "Parigi, Barcellona, le grandi città europee stanno puntando a una mobilità sempre più incentrata sul trasporto pubblico elettrico - ha detto Zanchini nella video intervista - in Italia, tra il 2018 e il 2019, abbiamo costruito un chilometro di linee metro, è troppo poco. Il rilancio infrastrutturale del nostro Paese deve partire anche dalle città, tra l'altro nei prossimi mesi cominceremo a sperimentare le Comunità Energetiche e dovremo ripensare anche al patrimonio edilizio".

Legambiente ha pubblicato un dossier con una lista di 170 opere pubbliche che potrebbero essere finanziate con le risorse derivanti dal Green New Deal. A queste si aggiungono 11 emergenze climatiche: gli interventi riguarderebbero il miglioramento della sicurezza sismica e idrogeologica, la bonifica dei territori, innovazione nei trasporti e nelle infrastrutture, che consentirebbero agli italiani di vivere meglio.