Il “Cappotto verde”: il progetto pilota dell’Enea per tetti e

Il “Cappotto verde”: il progetto pilota dell’Enea per tetti e facciate green

'Il “Cappotto verde”: il progetto pilota dell’Enea per tetti e facciate green'
Il “Cappotto verde”: il progetto pilota dell’Enea per tetti e facciate green

Al Centro Ricerche Casaccia, Enea sperimenta un nuovo sistema di isolamento per aumentare il comfort e tagliare le bollette, con riscontri anche sul contesto urbano.

L’ "isolamento verde" si basa su un sistema estensivo di tetto giardino realizzato su una struttura autoportante posizionata a 50 cm di distanza dalla parete dell’edificio. Per studiarne il comportamento, il sistema vegetale è stato istallato ad una parete dell’edificio della Scuola delle Energie del Centro Ricerche Casaccia dove vengono svolti i corsi di formazione; successivamente, come afferma Carlo Alberto Campiotti del Dipartimento Unità per l'efficienza energetica, sono state studiate le interazioni tra coperture verdi, i flussi energetici, il microclima e il comfort interno, diversificando le specie vegetali. In questo modo, si è visto che la vegetazione è in grado di mitigare i picchi di temperatura in regime estivo, schermando i raggi solari che quindi non colpiscono direttamente l’edificio, riducendo così il surriscaldamento; fenomeno attenuato anche dall’evapotraspirazione delle piante che permette la dissipazione di una grande quantità di energia termica.

I benefici, tuttavia, non si limitano all’edificio in sé in quanto i sistemi verdi sono in grado di ridurre l’effetto “isola di calore”, fenomeno microclimatico che provoca un significativo aumento della temperatura nelle aree urbane. Anche l’effetto delle “bombe d’acqua” è mitigato: come si legge nella nota stampa Enea “i tetti e i terrazzi infatti rappresentano il 20% della superficie totale delle città e ricoprirli di vegetazione permetterebbe di assorbire fino al 50% di acqua piovana regolandone il deflusso nel sistema idrico della città, oltre a migliorare la qualità dell’aria, visto che 25 metri quadri di superficie vegetale generano ossigeno per una persona, mentre 1 metro quadro elimina 0,2 kg di particolato in aria.

A conti fatti, l’installazione del cappotto verde intorno all’edificio rappresenta un’importante opportunità di risparmio: porterebbe, infatti, a ridurre i consumi di energia per il raffrescamento fino al 15%, mentre in inverno l’effetto camino tra la parete e la coltre vegetale porterebbe ad un risparmio del 10% per il riscaldamento. “Per molti settori in affanno della nostra economia, compreso quello dell’edilizia, si aprono nuove prospettive di ripresa - afferma Carlo Alberto Campiotti - grazie anche all’introduzione del Bonus verde con l’ultima legge di Bilancio, un nuovo incentivo fiscale che permette di recuperare il 36% delle spese fino a 5mila euro, sostenute per la sistemazione a verde di singole abitazioni e parti di condominio, un intervento che potrebbe contribuire anche all’aumento del valore dell’immobile stesso”.