In arrivo le regole applicative del Fondo Nazionale per l’efficienza

In arrivo le regole applicative del Fondo Nazionale per l’efficienza energetica

'In arrivo le regole applicative del Fondo Nazionale per l’efficienza energetica'
In arrivo le regole applicative del Fondo Nazionale per l’efficienza energetica

Crippa: “Lo strumento mobiliterà 1,7 miliardi di euro di investimenti”

Il Fondo Nazionale Efficienza Energetica, istituito con il Decreto legislativo n.102 del 4 luglio 2014, è stato creato per favorire mediante finanziamenti gli interventi di risparmio energetico e mobilitare maggiori risorse private per l’efficientamento energetico di edifici, impianti e processi produttivi da parte di imprese, ESCO e Pubblica Amministrazione. Attualmente le risorse del Fondo ammontano a trecentodieci milioni di euro per cui ora è arrivato il momento di definire le modalità operative.

Con tale scopo si è svolta ieri 16 gennaio 2019 nella Sala degli Arazzi del Ministero dello Sviluppo Economico (MISE), la presentazione della proposta di regole applicative del Fondo Nazionale per l’Efficienza Energetica, stilata dal MISE e da Invitalia e presentata nell’occasione da Corrado Diotallevi, responsabile della Business Unit grandi investimenti e sviluppo di impresa di Invitalia. Il Sottosegretario allo Sviluppo Economico con delega all’energia Davide Crippa spiega: “Abbiamo avviato anche in questo caso un confronto con gli stakeholder che continuerà online, sulla base della proposta di regole operative messe a punto insieme ad Invitalia”.

Nel marzo 2018 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il DM 22 dicembre 2017 con cui il Ministero dello Sviluppo Economico ha fissato le modalità di funzionamento del Fondo Nazionale di efficienza Energetica. Il Fondo sostiene gli interventi mediante la concessione di garanzie su singole operazioni di finanziamento e l’erogazione di finanziamenti a tasso agevolato, in misura rispettivamente del 30% e del 70% sui 310 milioni sopracitati. L’obiettivo è quello di favorire il finanziamento di interventi necessari per il raggiungimento degli obiettivi nazionali di efficienza energetica attraverso: la riduzione dei consumi di energia nei processi industriali; la realizzazione e il potenziamento di reti e impianti di teleriscaldamento e teleraffrescamento; l’efficientamento di servizi ed infrastrutture pubbliche; la riqualificazione energetica degli edifici. Del totale delle risorse stanziate, un 9% è esclusivamente riservato a garanzie per interventi riguardanti reti o impianti di teleriscaldamento e teleraffrescamento, mentre un 14% è dedicato ai finanziamenti agevolati a favore delle Pubbliche Amministrazioni. Le agevolazioni concesse sono cumulabili, entro certo limiti, con altri incentivi, contributivi e finanziari. “Si tratta di uno strumento atteso da più di 4 anni fondamentale per rimuovere le barriere finanziarie che limitano la realizzazione di interventi di efficienza energetica da parte delle imprese e della PA – ha dichiarato Crippa. “Grazie al Fondo si prevede una mobilitazione di investimenti nel settore dell’efficienza energetica di oltre 1,7 miliardi di euro con le risorse già disponibili ed un effetto leva previsto pari a 5,5 con relativa creazione di posti di lavoro nel settore e opportunità per l’indotto”.

Il Piano Nazionale Integrato Energia e Clima prevede il mantenimento del Fondo per il periodo 2021-2030 con una previsione di incremento della dotazione finanziaria di 80 milioni di euro l’anno.