In vigore i nuovi CAM (Criteri Ambientali Minimi ) per l'affidamento

In vigore i nuovi CAM (Criteri Ambientali Minimi ) per l'affidamento dei servizi di progettazione degli edifici pubblici.

'In vigore i nuovi CAM (Criteri Ambientali Minimi ) per l'affidamento dei servizi di progettazione  degli edifici pubblici.'
In vigore i nuovi CAM (Criteri Ambientali Minimi ) per l'affidamento dei servizi di progettazione degli edifici pubblici.

Pubblicato sulla G.U. n. 259 del 6 novembre 2017 il D.M. (ambiente) 11 Ottobre 2017. La disposizione entrata in vigore il giorno successivo, ha fissato i Criteri Ambientali Minimi (CAM ) che la P.A. è tenuta ad osservare per l’affidamento di servizi di progettazione e lavori per la nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione di edifici pubblici . Il documento si colloca nel c.d. PAN GPP – Piano d’azione per la sostenibilità ambientale- dei consumi della pubblica amministrazione, il cui fine principale è l’incremento degli appalti verdi e l’abbattimento dei consumi.

Il decreto precisa che i CAM , non si sostituiscono, ma si aggiungono a quelli normalmente presenti in un capitolato tecnico. Prima della definizione di un appalto, l’Amministrazione dovrà valutare se sia realmente necessaria la costruzione di un nuovo edificio o se non si possa invece adeguarne uno esistente migliorando la qualità del costruito, considerando anche l'estensione del ciclo di vita utile degli edifici e favorendo il recupero dei complessi architettonici di valore storico artistico. Successivamente, la stazione appaltante dovrà accertare che la progettazione sia affidata a professionisti abilitati e che la diagnosi energetica sia affidata a professionisti esperti e certificati ai sensi delle nome UNI 11339 o UNI 11352, o UNI EN ISO 16247-5.

Per la valutazione delle offerte la P.A. potrà ricorrere anche a dei requisiti premianti, requisito premiante può essere la proposta da parte di un progettista esperto sugli aspetti energetici e ambientali degli edifici e l’utilizzo di materiali riciclati. Tuttavia, per evitare che in fase di esecuzione siano apportate modifiche non conformi al progetto, il decreto prevede che nel bando sia indicato chiaramente che sono ammesse solo varianti migliorative.